Blog del dia a dia de una profesora de idiomas,que se enamoró de la HEALTHY MIND,HEALTHY LIFE
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jueves, 24 de noviembre de 2016
martes, 22 de noviembre de 2016
ARTE ITALIANO:IL GRANDE TIZIANO
Lunedì di arte: Tiziano.
Artista innovatore e poliedrico, maestro con Giorgione del colore tonale, Tiziano Vecellio fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione, direttamente a contatto con i potenti dell'epoca, suoi maggiori committenti. Il rinnovamento della pittura di cui fu autore si basò, in alternativa al michelangiolesco «primato del disegno», sull'uso personalissimo del colore. Tiziano usò la forza espressiva del colore materico e poi, entrando nella piena maturità, abbandonò la spazialità bilanciata, il carattere solare e fastoso del colore del Rinascimento, assumendo il dinamismo proprio del manierismo e giocando con libertà nelle variazioni cromatiche in cui il colore era reso "più duttile, più sensibile agli effetti della luce".
Artista innovatore e poliedrico, maestro con Giorgione del colore tonale, Tiziano Vecellio fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione, direttamente a contatto con i potenti dell'epoca, suoi maggiori committenti. Il rinnovamento della pittura di cui fu autore si basò, in alternativa al michelangiolesco «primato del disegno», sull'uso personalissimo del colore. Tiziano usò la forza espressiva del colore materico e poi, entrando nella piena maturità, abbandonò la spazialità bilanciata, il carattere solare e fastoso del colore del Rinascimento, assumendo il dinamismo proprio del manierismo e giocando con libertà nelle variazioni cromatiche in cui il colore era reso "più duttile, più sensibile agli effetti della luce".
domingo, 20 de noviembre de 2016
sábado, 19 de noviembre de 2016
viernes, 18 de noviembre de 2016
jueves, 17 de noviembre de 2016
Cinema Italiano
Giovedì di cinema: Alberto Sordi.
Tra i più importanti interpreti della storia del cinema italiano, con Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni, fu uno dei "mostri" della commedia all'italiana (secondo la celebre definizione del critico Gian Piero Brunetta). Inoltre, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, fu il massimo esponente della romanità cinematografica. Ha recitato in circa 200 film.
Tra i più importanti interpreti della storia del cinema italiano, con Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni, fu uno dei "mostri" della commedia all'italiana (secondo la celebre definizione del critico Gian Piero Brunetta). Inoltre, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, fu il massimo esponente della romanità cinematografica. Ha recitato in circa 200 film.
martes, 15 de noviembre de 2016
lunes, 14 de noviembre de 2016
jueves, 10 de noviembre de 2016
ITALIANO OGGI,FEDERICO FELLINI
Giovedì di cinema: Federico Fellini.
È considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l'Oscar alla carriera. Vincitore due volte del Festival di Mosca (1963 e 1987), ha inoltre ricevuto la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
Nell'arco di quasi quarant'anni - da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 - Fellini ha "ritratto" in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva sé stesso "un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo". Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film - La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8½ e Amarcord - sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.
È considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l'Oscar alla carriera. Vincitore due volte del Festival di Mosca (1963 e 1987), ha inoltre ricevuto la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
Nell'arco di quasi quarant'anni - da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 - Fellini ha "ritratto" in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva sé stesso "un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo". Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film - La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8½ e Amarcord - sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.
domingo, 6 de noviembre de 2016
sábado, 5 de noviembre de 2016
viernes, 4 de noviembre de 2016
VENEZIA,PONTE DI RIALTO
"L'Architettura dipinta" rubrica a cura di Freemaninrealworld
wwww.freemaninrealworld.altervista.org
Il ponte di Rialto è il primo dei 4 ponti che attraversano il Canal Grande (primo in ordine di tempo). Infatti in origine venne realizzato come un semplice attraversamento in legno, un ponte galleggiante che aveva il compito di collegare l'antico mercato di Rialto che con la sua crescente fama richiamava sempre più persone. Successivamente vennero realizzate delle evoluzioni sempre in legno, fino ad arrivare alla decisione, maturata all'alba del XVI secolo, di realizzare un ponte in pietra.
Gli architetti che si proposero furono molti, tra i vari spiccavano i nomi del Palladio, il Vignola e del Sansovino, che proposero progetti molto più classicheggianti.
Tra i vari alla fine la spuntò Antonio da Ponte, mai nome fu più appropriato tra l'altro, che realizzò una struttura simile alla preesistente, regalandoci il ponte attuale, divenuto uno dei simboli di Venezia.
Michele Marieschi
Il ponte di Rialto dalla Riva del Vin, 1740
Olio su tela, 130 x 196 cm
Museo Hermitage di San Pietroburgo
wwww.freemaninrealworld.altervista.org
Il ponte di Rialto è il primo dei 4 ponti che attraversano il Canal Grande (primo in ordine di tempo). Infatti in origine venne realizzato come un semplice attraversamento in legno, un ponte galleggiante che aveva il compito di collegare l'antico mercato di Rialto che con la sua crescente fama richiamava sempre più persone. Successivamente vennero realizzate delle evoluzioni sempre in legno, fino ad arrivare alla decisione, maturata all'alba del XVI secolo, di realizzare un ponte in pietra.
Gli architetti che si proposero furono molti, tra i vari spiccavano i nomi del Palladio, il Vignola e del Sansovino, che proposero progetti molto più classicheggianti.
Tra i vari alla fine la spuntò Antonio da Ponte, mai nome fu più appropriato tra l'altro, che realizzò una struttura simile alla preesistente, regalandoci il ponte attuale, divenuto uno dei simboli di Venezia.
Michele Marieschi
Il ponte di Rialto dalla Riva del Vin, 1740
Olio su tela, 130 x 196 cm
Museo Hermitage di San Pietroburgo
jueves, 3 de noviembre de 2016
miércoles, 2 de noviembre de 2016
OGGI MERCOLEDI:GALILEO GALILEI
Mercoledì di storia: Galileo Galilei.
Il suo nome è associato a importanti contributi in dinamica e in astronomia (legati al perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche) oltre all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Di primaria importanza fu anche il suo ruolo nella rivoluzione astronomica, con il sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana. Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu processato e condannato dal Sant'Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri. Solo 359 anni dopo, il 31 ottobre 1992, papa Giovanni Paolo II, alla sessione plenaria della Pontificia accademia delle scienze, ha dichiarato riconosciuti "gli errori commessi" sancendo la conclusione dei lavori di un'apposita commissione di studio da lui istituita nel 1981.
Il suo nome è associato a importanti contributi in dinamica e in astronomia (legati al perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche) oltre all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Di primaria importanza fu anche il suo ruolo nella rivoluzione astronomica, con il sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana. Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu processato e condannato dal Sant'Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri. Solo 359 anni dopo, il 31 ottobre 1992, papa Giovanni Paolo II, alla sessione plenaria della Pontificia accademia delle scienze, ha dichiarato riconosciuti "gli errori commessi" sancendo la conclusione dei lavori di un'apposita commissione di studio da lui istituita nel 1981.
TUDOR DINASTY:THE HOWARDS AND THE SEYMOURS
The Howards and the Seymours - these two families nearly joined together in 1538.
From everything that has been written about him, Thomas Howard, Duke of Norfolk was a powerful, yet ambitious man. The possibility of bringing his family close to the crown after the execution of his niece, Anne Boleyn, and death of his son-in-law, Henry Fitzroy in 1536, seemed to be the … Continue reading →
http://www.tudorsdynasty.com/howards-seymours/
From everything that has been written about him, Thomas Howard, Duke of Norfolk was a powerful, yet ambitious man. The possibility of bringing his family close to the crown after the execution of his niece, Anne Boleyn, and death of his son-in-law, Henry Fitzroy in 1536, seemed to be the … Continue reading →
http://www.tudorsdynasty.com/howards-seymours/
lunes, 31 de octubre de 2016
LUNEDI DI ARTE:BORROMINI
Lunedì di arte: Francesco Borromini.
Francesco Borromini, nato Francesco Castelli, è stato un architetto ticinese operante quasi esclusivamente a Roma, tra i principali esponenti dell'architettura barocca. Borromini denunciò un carattere inquieto, schivo, quasi ombroso: per tutta la sua carriera fu infestato dall'ombra del Bernini, che si attenuò solamente con l'avvento al pontificato di Innocenzo X, quando il suo competitore subì un'eclissi. Nel corso della sua esistenza Borrimini ebbe numerosi amici e consiglieri, tra i quali l'aristocratico emiliano Virgilio Spada, il papa Innocenzo X (del quale godette la protezione) e il marchese di Castel Rodriguez, al quale dedicò il suo libro Opus architectonicum; tuttavia, nei confronti dei più egli manifestò un animo «schivo e scontroso, trincerato nel chiuso di una bruciante interiorità».
Francesco Borromini, nato Francesco Castelli, è stato un architetto ticinese operante quasi esclusivamente a Roma, tra i principali esponenti dell'architettura barocca. Borromini denunciò un carattere inquieto, schivo, quasi ombroso: per tutta la sua carriera fu infestato dall'ombra del Bernini, che si attenuò solamente con l'avvento al pontificato di Innocenzo X, quando il suo competitore subì un'eclissi. Nel corso della sua esistenza Borrimini ebbe numerosi amici e consiglieri, tra i quali l'aristocratico emiliano Virgilio Spada, il papa Innocenzo X (del quale godette la protezione) e il marchese di Castel Rodriguez, al quale dedicò il suo libro Opus architectonicum; tuttavia, nei confronti dei più egli manifestò un animo «schivo e scontroso, trincerato nel chiuso di una bruciante interiorità».
viernes, 28 de octubre de 2016
miércoles, 26 de octubre de 2016
martes, 25 de octubre de 2016
lunes, 24 de octubre de 2016
domingo, 23 de octubre de 2016
sábado, 22 de octubre de 2016
viernes, 21 de octubre de 2016
http://lp.eteacherbiblical.com/lp_biblical_huji_short-es.html?cid=34218&adGroupID=41148&utm_source=Topic&utm_medium=Facebook&utm_campaign=BIB_ES_FB_Topic_Bible_huji_short_ES_1_%2334218
http://lp.eteacherbiblical.com/lp_biblical_huji_short-es.html?cid=34218&adGroupID=41148&utm_source=Topic&utm_medium=Facebook&utm_campaign=BIB_ES_FB_Topic_Bible_huji_short_ES_1_%2334218
jueves, 20 de octubre de 2016
miércoles, 19 de octubre de 2016
LETTURA STORICA:LORENZO DI MEDICI
Mercoledì di storia: Lorenzo de' Medici.
Lorenzo di Piero de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico è stato signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima gestione del potere. Lorenzo divenne, insieme al fratello minore Giuliano, signore de facto di Firenze dopo la morte del padre Piero. Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle città sottoposte a Firenze (celebri i casi di Prato e Volterra). Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifestò il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di Sisto IV, in nome dell'equilibrio della Lega Italica del 1454. Per questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano rimase assassinato. Il fallimento della congiura provocò l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, dalla quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente per la sua abilità diplomatica e il suo carisma con cui riuscì da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, e dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica. Divenuto negli anni '80 l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo legò il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali - il Poliziano, il Ficino, Pico della Mirandola - e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Con la sua prematura scomparsa nel 1492, Firenze si ribellò all'inetto figlio Piero per consegnare il potere nelle mani del frate Girolamo Savonarola. Come conseguenza, la rivalità dei signori italiani non più frenati dalla diplomazia di Lorenzo permise a Carlo VIII di Francia di scendere in Italia e di dare inizio alle guerre franco-spagnole del XVI secolo.
Lorenzo di Piero de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico è stato signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima gestione del potere. Lorenzo divenne, insieme al fratello minore Giuliano, signore de facto di Firenze dopo la morte del padre Piero. Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle città sottoposte a Firenze (celebri i casi di Prato e Volterra). Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifestò il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di Sisto IV, in nome dell'equilibrio della Lega Italica del 1454. Per questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano rimase assassinato. Il fallimento della congiura provocò l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, dalla quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente per la sua abilità diplomatica e il suo carisma con cui riuscì da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, e dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica. Divenuto negli anni '80 l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo legò il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali - il Poliziano, il Ficino, Pico della Mirandola - e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Con la sua prematura scomparsa nel 1492, Firenze si ribellò all'inetto figlio Piero per consegnare il potere nelle mani del frate Girolamo Savonarola. Come conseguenza, la rivalità dei signori italiani non più frenati dalla diplomazia di Lorenzo permise a Carlo VIII di Francia di scendere in Italia e di dare inizio alle guerre franco-spagnole del XVI secolo.
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