Blog del dia a dia de una profesora de idiomas,que se enamoró de la HEALTHY MIND,HEALTHY LIFE
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lunes, 31 de octubre de 2016
LUNEDI DI ARTE:BORROMINI
Lunedì di arte: Francesco Borromini.
Francesco Borromini, nato Francesco Castelli, è stato un architetto ticinese operante quasi esclusivamente a Roma, tra i principali esponenti dell'architettura barocca. Borromini denunciò un carattere inquieto, schivo, quasi ombroso: per tutta la sua carriera fu infestato dall'ombra del Bernini, che si attenuò solamente con l'avvento al pontificato di Innocenzo X, quando il suo competitore subì un'eclissi. Nel corso della sua esistenza Borrimini ebbe numerosi amici e consiglieri, tra i quali l'aristocratico emiliano Virgilio Spada, il papa Innocenzo X (del quale godette la protezione) e il marchese di Castel Rodriguez, al quale dedicò il suo libro Opus architectonicum; tuttavia, nei confronti dei più egli manifestò un animo «schivo e scontroso, trincerato nel chiuso di una bruciante interiorità».
Francesco Borromini, nato Francesco Castelli, è stato un architetto ticinese operante quasi esclusivamente a Roma, tra i principali esponenti dell'architettura barocca. Borromini denunciò un carattere inquieto, schivo, quasi ombroso: per tutta la sua carriera fu infestato dall'ombra del Bernini, che si attenuò solamente con l'avvento al pontificato di Innocenzo X, quando il suo competitore subì un'eclissi. Nel corso della sua esistenza Borrimini ebbe numerosi amici e consiglieri, tra i quali l'aristocratico emiliano Virgilio Spada, il papa Innocenzo X (del quale godette la protezione) e il marchese di Castel Rodriguez, al quale dedicò il suo libro Opus architectonicum; tuttavia, nei confronti dei più egli manifestò un animo «schivo e scontroso, trincerato nel chiuso di una bruciante interiorità».
viernes, 28 de octubre de 2016
miércoles, 26 de octubre de 2016
martes, 25 de octubre de 2016
lunes, 24 de octubre de 2016
domingo, 23 de octubre de 2016
sábado, 22 de octubre de 2016
viernes, 21 de octubre de 2016
http://lp.eteacherbiblical.com/lp_biblical_huji_short-es.html?cid=34218&adGroupID=41148&utm_source=Topic&utm_medium=Facebook&utm_campaign=BIB_ES_FB_Topic_Bible_huji_short_ES_1_%2334218
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jueves, 20 de octubre de 2016
miércoles, 19 de octubre de 2016
LETTURA STORICA:LORENZO DI MEDICI
Mercoledì di storia: Lorenzo de' Medici.
Lorenzo di Piero de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico è stato signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima gestione del potere. Lorenzo divenne, insieme al fratello minore Giuliano, signore de facto di Firenze dopo la morte del padre Piero. Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle città sottoposte a Firenze (celebri i casi di Prato e Volterra). Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifestò il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di Sisto IV, in nome dell'equilibrio della Lega Italica del 1454. Per questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano rimase assassinato. Il fallimento della congiura provocò l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, dalla quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente per la sua abilità diplomatica e il suo carisma con cui riuscì da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, e dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica. Divenuto negli anni '80 l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo legò il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali - il Poliziano, il Ficino, Pico della Mirandola - e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Con la sua prematura scomparsa nel 1492, Firenze si ribellò all'inetto figlio Piero per consegnare il potere nelle mani del frate Girolamo Savonarola. Come conseguenza, la rivalità dei signori italiani non più frenati dalla diplomazia di Lorenzo permise a Carlo VIII di Francia di scendere in Italia e di dare inizio alle guerre franco-spagnole del XVI secolo.
Lorenzo di Piero de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico è stato signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima gestione del potere. Lorenzo divenne, insieme al fratello minore Giuliano, signore de facto di Firenze dopo la morte del padre Piero. Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle città sottoposte a Firenze (celebri i casi di Prato e Volterra). Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifestò il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di Sisto IV, in nome dell'equilibrio della Lega Italica del 1454. Per questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano rimase assassinato. Il fallimento della congiura provocò l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, dalla quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente per la sua abilità diplomatica e il suo carisma con cui riuscì da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, e dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica. Divenuto negli anni '80 l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo legò il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali - il Poliziano, il Ficino, Pico della Mirandola - e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Con la sua prematura scomparsa nel 1492, Firenze si ribellò all'inetto figlio Piero per consegnare il potere nelle mani del frate Girolamo Savonarola. Come conseguenza, la rivalità dei signori italiani non più frenati dalla diplomazia di Lorenzo permise a Carlo VIII di Francia di scendere in Italia e di dare inizio alle guerre franco-spagnole del XVI secolo.
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